Tipo testuale alessandrino

La fine del libro degli Atti degli Apostoli (folio 76r) dal Codex Alexandrinus, che segue in maniera quasi esclusiva il tipo testuale bizantino per i vangeli e ampiamente quello alessandrino per il resto del Nuovo Testamento.

Il tipo testuale alessandrino (noto anche come neutrale o egiziano) è uno dei diversi tipi testuali utilizzati nella critica testuale del Nuovo Testamento per descrivere e raggruppare il carattere testuale dei manoscritti biblici. Il tipo testuale alessandrino è la forma del Nuovo Testamento in lingua greca che predomina nei documenti più antichi sopravvissuti e quella utilizzata nei manoscritti in lingua copta.

Nei manoscritti successivi, a partire dal IX secolo, il tipo testuale bizantino divenne molto più comune e rimane il testo base della Chiesa greco-ortodossa e della maggior parte delle traduzioni protestanti dell'età della Riforma. La maggior parte delle traduzioni moderne, invece, utilizzano il testo eclettico greco che è più vicino al tipo testuale alessandrino.


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